Fabio Rizza ha studiato chitarra con Massimo Moscardo e con Maurizio Colonna, diplomandosi presso il Conservatorio “G.F. Ghedini” di Cuneo. Si è perfezionato con Konrad Ragossnig, Alirio Diaz, Mario D’Agosto, Jakob Lindberg, Hopkinson Smith e Ugo Nastrucci. Successivamente, presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino, ha conseguito con il massimo dei voti i diplomi accademici di secondo livello in Chitarra (indirizzo cameristico), Didattica della musica strumentale e Composizione a indirizzo storico, critico e analitico della musica (Musicologia). Si è inoltre laureato in Architettura al Politecnico di Torino con una tesi sui rapporti tra musica e architettura.
Suona regolarmente in varie formazioni cameristiche, tra cui l’ensemble Badinage, specializzato nel repertorio rinascimentale e barocco con strumenti originali, e l’ensemble La Guitaromanie, specializzato nel repertorio cameristico con chitarra del primo Ottocento.
È autore di un centinaio di revisioni, urtext ed edizioni critiche di musiche per chitarra e liuto pubblicate da Ut Orpheus, Carisch, Sinfonica e Suvini Zerboni, tra cui l’edizione critica delle opere di Vivaldi per liuto e mandolino, realizzata per la Fondazione Arcadia di Milano. Con la casa editrice LeMus ha pubblicato Barocking Bach, saggio musicologico sul rapporto tra la musica classica e il rock progressivo degli anni Settanta.
Ha partecipato come relatore ai convegni internazionali Bach e l’Italia 2020 (Torino, 22-28 novembre 2020) e Il Clavicembalo ben temperato 300 anni dopo 1722-2022 (Torino, 20-22 giugno 2022), organizzati dalla Società bachiana italiana JSBach.it, e al convegno Il Piemonte al tempo di Napoleone: documenti e ricerche inedite (Torino, 12 marzo 2022), organizzato dalla Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti.
Dall’a.s. 2015-16 è docente di ruolo di Chitarra presso una scuola secondaria di primo grado a indirizzo musicale di Torino. Dall’a.a. 2022-23 è docente Storia della musica per Didattica della musica nei Conservatori di Adria (Ro) e Genova.